Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 14 giugno 2004 Fin dall’inizio della campagna elettorale, avevamo indicato come nostro obiettivo principale la possibilità di eleggere per la quarta volta un Verde della nostra regione al Parlamento europeo. Nel 1989 e nel 1994 era stato eletto Alexander Langer e nel 1999 Reinhold Messner. Con lo straordinario consenso ottenuto da Sepp Kusstatscher, che ha superato ogni risultato precedente, anche questa volta l’obiettivo è stato pienamente conseguito. E ciò nonostante la dispersione dei voti provocata dalla vera e propria truffa legalizzata messa in atto da Forza Italia, che ha utilizzato la propria lista civetta “Abolizione dello scorporo” per presentare un fantomantico e ingannatore simbolo “Verdi verdi” (con soli cinque candidati, quattro del Piemonte e uno della Valle d’Aosta, per la nostra circoscrizione!). Questa truffa legalizzata è stata sconfessata dal Consiglio di Stato per le elezioni provinciali di Napoli, che sabato proprio per questo hanno rischiato il rinvio. Ma in Trentino lo 0,4% e in Alto Adige addirittura l’1% degli elettori è stato tratto in inganno, sottraendo surrettiziamente voti all’unica autentica lista dei Verdi. I Verdi del Trentino, che con la candidatura di Iva Berasi hanno migliorato sia il risultato delle precedenti europee del 1999 sia quello delle elezioni provinciali del 2003, esprimono la loro piena soddisfazione per l’obiettivo conseguito a sostegno dello straordinario successo dei Verdi sudtirolesi (13,1%), che in percentuale hanno addirittura superato l’ottimo risultato dei Verdi tedeschi (12%) e dei Verdi austriaci (11%). I Verdi italiani saranno rappresentati al Parlamento europeo da Monica Frassoni e da Sepp Kusstatscher, realizzando così anche la piena parità di genere, che è un valore affermato concretamente nella composizione delle proprie liste, ben al di là dell’obbligo di legge. Il risultato di queste elezioni dimostra che il successo del centro-sinistra, anche col contributo determinante dei Verdi, si può verificare solo con l’apporto di tutte le componenti dell’Ulivo, sulla base di un autentico pluralismo politico-culturale e di una forte convergenza politico-programmatica. Marco Boato
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MARCO BOATO |
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